13 Agosto 2010 – La notte degli amanti in musica al suono dei madrigali
Venerdì 13 agosto ore 21,30 al Castello degli Agolanti
Riccione: la notte degli amanti in musica al suono dei madrigali
Si chiude con un concerto fuori programma la rassegna “Agolanti Estate 2010″ promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune di Riccione, in collaborazione con Arcipelago Ragazzi e la direzione artistica dei Fratelli di Taglia
Venerdì 13 agosto, uno straordinario fuori programma musicale al Castello degli Agolanti di Riccione. Alle ore 21,30 la Sala Grande ospita il concerto dell’ensemble internazionale La Dèesse Venus: sette preziose voci, guidate dal tenore riccionese Giovanni Cantarini, provenienti dalla prestigiosa Schola Cantorum Basiliensis, sette voci unite dalla comune passione per il madrigale e la polifonia del ‘500. Una serata per gli Amanti in Musica con i madrigali d’amore a 4, 5 e 6 voci tratti dal raro libro del Dialogo della Musica (1544) del fiorentino Antonfrancesco Doni.
Ingresso offerta libera.
La Déesse Venus. Composizione
Stephanie Boller – soprano
Giovanna Baviera – alto
Jan Thomer – alto
Giovanni Cantarini – tenore
Matteo Zenatti – tenore
Simon McHale – baritono
Florian Engelhardt – basso
La Déesse Venus è un ensemble creata principalmente per l’interpretazione e la diffusione del madrigale del ‘500 e della polifonia contemporanea sacra e profana in tutte le lingue europee. Il nome è preso da una chanson a 5 voci di Philippe De Monte pubblicata in chiusura del suo tredicesimo libro dei madrigali a 5. Il riferimento alla dea dell’amore venerata presso gli antichi greci e assurta nel rinascimento a simbolo non solo dell’eros quanto della forza creativa della natura e dell’essenza del cosmo, riassume il concetto di umanesimo universale che concilia sacro e profano e che è alla base della cultura rinascimentale italiana ed europea. I cantanti che costituiscono la rosa del gruppo hanno in comune il fatto di essersi formati alla Schola Cantorum Basiliensis, ma differiscono per la provenienza e la multiforme varietà delle esperienze. Questa diversità costituisce uno dei punti di forza dell’ensemble per la varietà di colori possibili e di apporti interpretativi. Lungi dall’amalgamare in maniera impersonale le peculiarità vocali di ognuno, il lavoro del gruppo propone attraverso l’uso espressivo di differenti intonazioni e il rispetto delle strutture modali della polifonia, la valorizzazione non solo delle strutture musicali, ma anche dei cantanti stessi, favorendo così il vero scopo della musica di questa epoca e forse di sempre, unire le diversità in un “mirabile concento”.
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